La lotta contro la fame inizia dal tuo cellulare

di Valeria Di Francesco 

Laureanda in Comunicazione, tecnologia e cultura digitale, La Sapienza di Roma

La tendenza che aveva caratterizzato la questione della carestia nel mondo ha visto una svolta che ha aggravato la crisi alimentare negli ultimi cinque anni. 
Relativamente attuale, questa inversione ha cominciato a manifestarsi nel 2017. Secondo i dati della FAO, all’epoca la percentuale di persone malnutrite rappresentava l’8,1% della popolazione mondiale, aumentando progressivamente fino a comprendere il 9,9% oggi. Un numero che, anche se a prima faccia sembra insignificante, equivale a circa 821 milioni di persone che si trovano in uno stato di fame o insicurezza alimentare. Questo rappresenta un retrocesso che permette persino di paragonare l’insicurezza alimentare odierna con quella di un decennio fa.

Ai fini di illustrare la gravità della situazione globale, è fondamentale sottolineare il fatto che ogni giorno 25.000 persone, tra cui 10.000 bambini, muoiono di fame o per cause derivanti.

Si tratta di una tragedia che colpisce soprattutto i paesi del sud del mondo. Infatti, secondo il Global Hunger Index, i primi 5 paesi1 più colpiti da questa crisi si trovano tra due continenti:Asia e Africa. Paesi che esibiscono tassi di fame nazionali che oscillano dal 39-51% dei loro abitanti. 
Nella grande maggioranza di questi casi, l’insicurezza alimentare è spinta da alcuni fattori economici e sociali (come le condizioni di povertà o i conflitti nazionali), così come da alcuni fattori ambientali (come gli imprevisti climatici o i disastri naturali, che interrompono la normale produzione e distribuzione di cibo e sono aggravati dal cambiamento climatico).
L’instabilità di una vasta gamma di vittime deriva addirittura dalla combinazione di questi fattori. Nasce così un pauperizzazione nutrizionale intersezionale, che si è vista solo ulteriormente aggravata dalle ripercussioni socio-economiche che la pandemia ricorrente ha generato a livello internazionale.

All’interno dell’app vengono presentati diversi progetti, permettendo ad ogni utente di scegliere la destinazione specifica del proprio contributo verso un percorso di sicurezza  1 Somalia, Yemen, la Repubblica Centrale Africana, Chad, e il Congo alimentare.

Attualmente, l’applicazione promuove cinque diversi progetti: donazioni per pasti   scolastici prodotti localmente in Ruanda, aiutare le vittime del tifone nelle Filippine, nutrire i bambini nelle scuole in Nicaragua, nutrire le famiglie in Libano e, infine, un progetto più generale incentrato sull’alimentazione di tutti i bambini del mondo.

In questo modo, le donazioni fatte attraverso l’app sostengono programmi di alimentazione scolastica e operazioni di assistenza alimentare nei paesi che soffrono di situazioni di emergenza.

Il contributo minimo consentito è di 0,70 euro, e anche se può sembrare incredibile,   questa somma equivale a un giorno intero di cibo che verrebbe distribuito nel programma selezionato. Ma oltre alla possibilità di fare contributi indipendenti, offrono anche l’alternativa di mantenere un abbonamento mensile fisso per l’importo che ogni utente desidera.

ShareTheMeal, non solo approfitta della tecnologia mobile a nostra disposizione per rendere facile e accessibile la lotta contro la fame negli angoli opposti del mondo, ma questa iniziativa si distingue anche per i livelli di trasparenza che promette. Una volta realizzata una donazione, ogni donatore riceve notifiche con aggiornamenti sullo stato e sui progressi dei progetti a cui ha cooperato, informandoli dell’impatto che hanno generato e sviluppando un senso di comunità e solidarietà.

Nell’attualitá, ShareTheMeal è stato in grado di distribuire circa 136.424.468 pasti, assistendo molte comunità che si trovano in estreme situazioni di difficoltà come si verifica nel caso del Yemen e la Siria.

È un contributo onorevole che apre la strada alla costruzione di un mondo più prospero, sviluppato e sostenibile.

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Naturalmente, la questione morale implicita nella lotta contro la fame è auto esplicativa,  ma, perché è così importante per la sostenibilità ridurre la fame a livello globale? La malnutrizione indebolisce fisicamente le persone, impedendo loro di essere in buona salute e di disporre dell’energia necessaria per diventare esseri produttivi. Questo a sua volta limita le loro rispettive possibilità di superare situazioni precarie e migliorare la loro qualità di vita.

Evidentemente, questo scenario rappresenta un ostacolo allo sviluppo personale, ma anche allo sviluppo collettivo a lungo termine. Giacché una carenza nutrizionale diffusa, come avviene in molti paesi, può perpetuarsi lungo diverse generazioni e rallentare il progresso nell’ambito educativo e occupazionale. Il concetto di sviluppo sostenibile, come definito nel rapporto Brundtland, vincola la sostenibilità a tre aree principali: l’economia, la società e l’ambiente. In questo senso, si pone un accento complessivo sul benessere ambientale e umano per definire percorsi di sviluppo che garantiscano la loro integrità. Detto questo, l’enfasi all’uguaglianza intergenerazionale non deve portare a trascurare la lotta contro le disuguaglianze presenti nelle generazioni attuali.

La fame porta a disuguaglianze sociali ed economiche; limita lo sviluppo umano; nuoce la salute di coloro che ne soffrono e quindi, come conseguenza olistica, impossibilità la concretizzazione di altri obiettivi sostenibili come l’istruzione, la salute, la stabilità economica e la parità di genere. Per questo motivo, combattere l’attuale crisi della fame e aiutare la generazione del presente risulta critico per costruire un futuro sano, giusto, pacifico e sostenibile per tutti.

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Riferimenti Bibliografici:

Global Hunger Index 2021: countries most affected by hunger. (2021, December 23). Statista; Statista.
https://www.statista.com/statistics/269924/countries-most-affected-by-hunger-in-the-world-according-to-world-hunger-index/

Hambre e Inseguridad Alimentaria. Food and Agriculture Organization of the United Nations. Consultato il 4 febbrario, 2022, from https://www.fao.org/hunger/es/

Holmes, J. Losing 25,000 to Hunger Every Day. United Nations. Consultato il 6 di febbraio,  2022, from https://www.un.org/en/chronicle/article/losing-25000-hunger-every-day#:~:text=Each%2  0day%2C%2025%2C000%20people%2C%20includingKLEITMAN, A. (2018, October 15).

5 Reasons to Care about Ending Hunger |unfoundation.org. Unfoundation.org. https://unfoundation.org/blog/post/5-reasons-care-end-hunger/

ShareTheMeal | WFP Innovation. Innovation.wfp.org. Consultato il 6 febbraio, 2022, from https://innovation.wfp.org/project/sharethemeal

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